giovedì 1 dicembre 2011

James Nachtwey


gran documentario su di un grande fotografo:
war photographer, con james nachtwey

qui le sue immagini

mercoledì 21 settembre 2011

fotografia e parole

Ho piacere nel consigliare il blog dei F.lli Antonio e Roberto Tartaglione fotografia e parole, sempre ricco di spunti interessanti e, dalle loro parole: "In queste pagine cerchiamo di ragionare intorno a temi di cultura fotografica".

lunedì 12 settembre 2011

Inaugurazione mostra corsisti 2010/2011 - mercoledì 14 settembre 2011 ore 19,30


Inaugurazione mostra corsisti 2010/2011 - mercoledì 14 settembre 2011 ore 19,30
tutti i giorni tranne il sabato e la domenica sino a venerdì 23 settembre dalle ore 19,00 alle ore 21,00

giovedì 1 settembre 2011

Mostra sezione fotografia "Festival fuori dal comune".


espongono:
Terry Abrescia
Elvira Buttiglione
Francesco Cipriani
Adele Di Nunzio
Monica Falco
Mariangela Longo
Fabiana Mercadante
Vichy Zizzo

Inaugurazione martedì 6 settembre ore 19,30
La mostra sarà aperta tutti i giorni sino a venerdì 9 settembre incluso dalle 19,00 alle 21,00.





giovedì 25 agosto 2011

Libri consigliati

Questi i libri che maggiormente mi hanno avvicinato alla fotografia da un versante non "tecnico" e che potrebbero costituire, a mio avviso, una piccola, preziosa biblioteca.


I libri sono linkati ad amazon.it dove è possibile trovarli tutti con il prezzo scontato del 15%.


La camera Chiara - Roland Barthes - Einaudi

Storia della fotografia - Beaumont Newhall - Einaudi

Corpo e figura umana nella fotografia - Elio Grazioli - Bruno Mondadori editore

Lo stile documentario in fotografia. Da August Sander a Walker Evans (1920-1945) di Olivier Lugon - Electa

Il medium è il massaggio di Marshall McLuhan e Quentin Fiore - Corraini Edizioni


L'infinito istante. Saggio sulla fotografia. di Geoff Dyer - Enaudi

Teoria e storia della fotografia - Rosalind Krauss - Bruno Mondadori editore

Sulla fotografia - Susan Sontag - Einaudi

L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica - Walter Benjamin - Einaudi

domenica 21 agosto 2011

Creatività collettiva

Mi piacerebbe raccogliere le vostre impressioni sull’utilizzo massiccio dei telefonini (soprattutto l'iPhone, ma naturalmente, e non sono oramai pochi, anche quelli con OS Android ed altri), non per fotografare, ma per scattare immagini ed elaborarle con applicazioni “dedicate” come Instagram o Hipstamatic. Queste applicazioni “donano” un aspetto Lo-Fi, o meglio ancora (è più figo), vintage, il cui presupposto di fondo è dare alle foto scattate l’aspetto di fotografie come si ottenevano da vecchie macchinette a pellicola - generalmente molto economiche e di plastica, esattamente come le loro ottiche. Infatti recita uno dei claim di Hipstamatic: “Digital photography never looked so analog”, lo dichiara apertamente, così come si può leggere da quello di Instagram: “Scegli uno dei tanti magnifici filtri o un effetto sfocatura tilt-shift per dare nuova vita alle tue foto. Trasforma i momenti di tutti i giorni in opere d'arte da condividere con gli amici e la famiglia” - notare l’uso di “nuova vita” e “opera d’arte”.
A stretto contatto con questo aspetto da un paio d’anni sono quindi tornati alla ribalta i progenitori di queste immagini: Holga, Lomo e così via, come la pur più nobile Polaroid.
Comun denominatore: bassa definizione, vignettatura ai bordi immagine, colori generalmente falsati, risultati “antichizzati”.
Si mescola il tutto ed eccoci tornati (o arrivati?) ad un neo-pittorialismo di centenaria memoria!
Risultato: praticamente impossibile riconoscere la mano dell’autore.
Inconscio collettivo junghiano? Creatività collettiva?
Non mi dilungo per lasciare spazio alle vostre opinioni.
p.s. allego un’opera d’arte scattata con il mio cellulare Android e “Retro Camera”, app scaricata oggi per vedere se anch'io fossi in grado di creare un’opera d’arte fotografandomi le gambe!


Francesco De Napoli - Intervista su artsob.it del 7 marzo 2011

http://www.artsob.it/intervista-a-francesco-de-napoli-di-associazione-camera-chiara/

giovedì 28 aprile 2011

Cinemagraphs

Questo post nasce come riflessione seguita alla pubblicazione su La Repubblica di queste immagini della fotografa di moda newyorkese Jamie Beck che con il grafico Kevin Burg ha chiamato “Cinemagraphs”.
qui il loro blog From me to you.
Il mio primo commento è stato: “sono una grandissima boiata”, espressione scaturita anche per reazione ai commenti, quasi tutti entusiastici, sulla pagina Facebook di Marianna Santoni, fotografa ed esperta di post-produzione - qui potete cercare il suo post.
I successivi commenti mi hanno fatto intuire le ampie possibilità di discorso che possono nascere da questa discussione, toccando nel vivo quello che è lo specifico fotografico. Cosa ne pensate? Chiedo ad Alessandro de Leo di ripostare qui le sue considerazioni.

sabato 16 aprile 2011

"altrove, qui" mostra fotografica di Mariella Simone



La mostra “altrove, qui” della fotografa Mariella Simone è l’espressione del suo percorso fotografico dal 1997 ad oggi concretizzato in 30 stampe bianco e nero da pellicola Ilford HP5 piccolo formato da lei stampate.

Nasce a Bari nel 1961.
Si laurea in Scienze Politiche nel 1984.
Nel 1996 segue il primo corso di fotografia e amplia le sue conoscenze
frequentando negli anni vari stages con fotografi di livello internazionale
(Renè Burri, Martin Parr, Ernesto Bazan, Frank Horvat, Guido Harari, Giuseppe Pino).
Nel 1997 frequenta un corso in bianco e nero con Francesco De Napoli
con cui dal 1998 avvia una collaborazione professionale realizzando,
oltre servizi fotografici, anche videoclip musicali, di cui lei è aiuto regista.
Cresce così la sua passione per la fotografia in bianco e nero
piccolo formato che stampa personalmente.
Nel 2007 partecipa al concorso del National Geographic Italia
e rientra tra le foto selezionate nella sezione Paesaggi.
Nel 2010 è tra i soci fondatori della Associazione Fotografica Camera Chiara.