giovedì 25 agosto 2011

Libri consigliati

Questi i libri che maggiormente mi hanno avvicinato alla fotografia da un versante non "tecnico" e che potrebbero costituire, a mio avviso, una piccola, preziosa biblioteca.


I libri sono linkati ad amazon.it dove è possibile trovarli tutti con il prezzo scontato del 15%.


La camera Chiara - Roland Barthes - Einaudi

Storia della fotografia - Beaumont Newhall - Einaudi

Corpo e figura umana nella fotografia - Elio Grazioli - Bruno Mondadori editore

Lo stile documentario in fotografia. Da August Sander a Walker Evans (1920-1945) di Olivier Lugon - Electa

Il medium è il massaggio di Marshall McLuhan e Quentin Fiore - Corraini Edizioni


L'infinito istante. Saggio sulla fotografia. di Geoff Dyer - Enaudi

Teoria e storia della fotografia - Rosalind Krauss - Bruno Mondadori editore

Sulla fotografia - Susan Sontag - Einaudi

L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica - Walter Benjamin - Einaudi

domenica 21 agosto 2011

Creatività collettiva

Mi piacerebbe raccogliere le vostre impressioni sull’utilizzo massiccio dei telefonini (soprattutto l'iPhone, ma naturalmente, e non sono oramai pochi, anche quelli con OS Android ed altri), non per fotografare, ma per scattare immagini ed elaborarle con applicazioni “dedicate” come Instagram o Hipstamatic. Queste applicazioni “donano” un aspetto Lo-Fi, o meglio ancora (è più figo), vintage, il cui presupposto di fondo è dare alle foto scattate l’aspetto di fotografie come si ottenevano da vecchie macchinette a pellicola - generalmente molto economiche e di plastica, esattamente come le loro ottiche. Infatti recita uno dei claim di Hipstamatic: “Digital photography never looked so analog”, lo dichiara apertamente, così come si può leggere da quello di Instagram: “Scegli uno dei tanti magnifici filtri o un effetto sfocatura tilt-shift per dare nuova vita alle tue foto. Trasforma i momenti di tutti i giorni in opere d'arte da condividere con gli amici e la famiglia” - notare l’uso di “nuova vita” e “opera d’arte”.
A stretto contatto con questo aspetto da un paio d’anni sono quindi tornati alla ribalta i progenitori di queste immagini: Holga, Lomo e così via, come la pur più nobile Polaroid.
Comun denominatore: bassa definizione, vignettatura ai bordi immagine, colori generalmente falsati, risultati “antichizzati”.
Si mescola il tutto ed eccoci tornati (o arrivati?) ad un neo-pittorialismo di centenaria memoria!
Risultato: praticamente impossibile riconoscere la mano dell’autore.
Inconscio collettivo junghiano? Creatività collettiva?
Non mi dilungo per lasciare spazio alle vostre opinioni.
p.s. allego un’opera d’arte scattata con il mio cellulare Android e “Retro Camera”, app scaricata oggi per vedere se anch'io fossi in grado di creare un’opera d’arte fotografandomi le gambe!


Francesco De Napoli - Intervista su artsob.it del 7 marzo 2011

http://www.artsob.it/intervista-a-francesco-de-napoli-di-associazione-camera-chiara/